Oggi vorrei partire proprio da questa frase di Michelangelo Buonarroti.
Perché si, quest’azione è indice di intelligenza, maturità e di grande consapevolezza di se stessi.
Non bisogna però commettere l’errore di confondere il mettersi in discussione con il fare autocritica.
La differenza sostanziale è che l’autocritica nasce sempre dalla rabbia che proviamo verso noi stessi o gli altri a seguito di un fatto o di un’azione, mentre il mettersi in discussione nasce invece da un atteggiamento attivo e propositivo verso noi stessi e di conseguenza verso gli altri.
Quasi tutte le nostre azioni non sono fine a se stesse e trovano reazioni sia in noi stessi ma anche e soprattutto negli altri: un partner, il proprio capo, un cliente.
Cosa succede quando ci auto critichiamo? Praticamente ci confrontiamo con noi stessi prima ancora che con gli altri, avendo il timore di non essere all’altezza e sopprimiamo certe sofferenze o dolori. In pratica partiamo da una condizione di sconfitta a priori.
La persona che è autocritica, ha sempre sotto la sua lente di ingrandimento i suoi errori, continua ad analizzarli, non li accetta e non perdona quasi mai gli sbagli.
L’autocritica, innanzitutto indica un’evidente bassa autostima, che ci tiene prigionieri in un presente dove non possiamo lavorare su tutti gli altri punti di forza.
La persona che invece si mette in discussione ha un atteggiamento verso sé stesso più mirato alla crescita, riconoscendo e valorizzando i punti di forza, andando a migliorarli e rafforzandoli per ottenere appunto una crescita personale e professionale.
In poche parole, chi fa autocritica si focalizza sui propri errori, chi si mette in discussione cerca come migliorarsi.
Il cambiamento e la crescita personale sono possibili solo se abbiamo un atteggiamento verso noi stessi di azione, di propensione e non di autocritica.
Alla luce di questa riflessione, voi tendete più a fare autocritica o a mettervi in discussione? E sapete invece quali sarebbero gli aspetti che mettereste in discussione per una sana crescita personale o professionale?